Regioni
La regione di appartenenza non è necessariamente quella di nascita. È la fazione a cui qualcuno – indipendentemente dalla sua razza - ha giurato fedeltà, di cui condivide gli ideali, per cui si batte e dentro la quale aspira a fare carriera. Le regioni (o fazioni) di Braara sono cinque.
Dorsten
A Dorsten l’intero sistema si basa sullo schiavismo e sullo sfruttamento intensivo degli strati bassi della popolazione, tanto che ormai si rinuncia anche a chiedere da dove provenga così tanta “manodopera”. L’asservimento della popolazione per debiti o per crimini è all’ordine del giorno, ma voci raccontano anche di bande di predoni che compiono continue scorribande a Valah, rapendo decine di persone per poi venderle nei mercati di schiavi a Dorsten. I poveri e gli schiavi lavorano a ritmi massacranti nelle miniere, nelle segherie e nelle enormi fucine delle città. Il resto della popolazione vive in maniera decisamente più agiata: si tratta di soldati e uomini d’arme, principalmente mercenari e guardie private dei nobili, che tengono a bada gli schiavi e custodiscono le città e le miniere.
Quei pochi che fanno parte della nobiltà vera e propria si ritengono superiori a tutto e a tutti. I membri dell’attuale casta nobiliare di Dorsten sono infatti i discendenti delle casate più nobili dei popoli che colonizzarono Braara secoli orsono. Praticamente ogni nobile di Dorsten è un alchimista o un incantatore -sia per moda che per tradizione- che sperpera le sue ricchezze in ricerche al limite dell’umano. Questo ha generato leggende di atrocità ai danni dei loro stessi concittadini ma ha anche portato Dorsten a essere avanti di diverse generazioni dal punto di vista tecnologico.
L’attuale Re di Braara – eletto al termine della Guerra dei Caduti - è il Lord Protettore della regione di Dorsten, Lord Frederik Borell.
Louren
A Louren la nobiltà di nascita e l’onore cavalleresco sono i valori più importanti insegnati a ogni giovane rampollo. Gli strati più umili della popolazione provano un misto di rispetto e timore nei confronti degli stoici e severi signori di Louren. Il comportamento dei nobili in pubblico è sempre impeccabile, l’aspetto di facciata estremamente importante per mantenere il buon nome della propria famiglia.
Ogni famiglia forma un’organizzazione che usa il proprio potere per arrivare a qualsiasi obiettivo, lecito e non, tanto che gli intrighi, le accuse e i tradimenti sono all’ordine del giorno a Louren. Dopo oltre 80 anni e 5 sovrani della famiglia Bryone, Louren ha dovuto lasciare il trono quando l’autoproclamato re Mikhail ha perso le elezioni contro Lord Borell di Dorsten. Louren è forse la regione che più ha sofferto dalla guerra. L’allora capitale del Regno, Court’Ivere, è stata rasa al suolo in pochi istanti quando una concentrazione immensa di potere magico ha aperto sulla collina un immenso portale che ha vomitato nel mondo centinaia di creature infernali. Ora il portale è stato chiuso e lì si trova un’immensa voragine.
I loreniani possiedono una suddivisione sociale molto netta e in cui è difficile scalare i gradini. Non esiste una classe media, il grosso della popolazione è abbigliata in maniera umile, con tuniche, camicioni, farsetti di tessuti economici e poco eleganti. Diversa è la situazione all’interno delle numerose corti, dove si fonde uno stile lussuoso ad uno dettato dalla tradizione militare della regione. I guerrieri loreniani, sia che facciano parte dell’esercito regolare, delle truppe dei singoli nobili o che siano semplici guerrieri al soldo, prediligono armature pesanti in maglia o a piastre metalliche, accompagnate da ogni genere di arma o scudo. All’esterno delle città si trovano i membri dello strato più basso della popolazione, gli schiavi, dall’aspetto più povero in assoluto, benché comunque più in forze e in salute degli sfortunati schiavi di Dorsten.
Rocca d’Avorio
Rocca d’Avorio fu fondata sulle rovine di una città antica, appartenuta a popolazioni estinte che abitarono il mondo millenni fa. Il luogo è da sempre ritenuto sacro ed è permeato di magia. Rocca d’Avorio è una regione di piccolissime dimensioni, circondata da poche terre insufficienti al suo sostentamento e si concretizza in un’unica grande città stato.
A Rocca d’Avorio si venera da oltre trent’anni Asherat, dio che rappresenta una religione pura, buona, fondata sull’amore e sul rispetto per il prossimo, un dio che abbraccia tutti gli dèi precedenti. Negli ultimi pochi anni l’alto clero di Asherat ha traviato gli insegnamenti della divinità e il culto si è autoproclamato unica chiesa di Braara, forzando la popolazione a convertirsi e imprigionando o uccidendo i fedeli del Pentarchos.
Le strade di Rocca d’Avorio sono battute dalla milizia, alla ricerca del più piccolo indizio di alleanza con il nemico o di pratiche proibite. Negli animi degli avoriani, un tempo accoglienti e benevoli, si sta facendo strada un’intolleranza sempre più diffusa, a causa della quale si guardano con sospetto culture, religioni e razze diverse. Durante la Guerra dei Caduti l’unica regione a non cadere è stata Rocca d’Avorio. I sacerdoti di Asherat sono stati impegnati per anni, giorno e notte, a tenere attive e funzionanti delle potenti barriere magiche. Rocca d’Avorio ha così potuto accogliere i più alti dignitari di ogni regione e i più ricchi cittadini, diventando il vero centro del potere politico di tutto il regno.
Per combattere i Terhaal è stato creato a Rocca d’Avorio un nuovo ordine: i Cavalieri del Crepuscolo, guerrieri sacri scelti e forgiati in un addestramento disumano, votati alla distruzione dei Caduti. L’ordine è stato poi assorbito nella Sacra Torre al termine della guerra.
Valah
Tra tutti gli abitanti di Braara, i Valah sono di certo la popolazione più antica. Vivono nel regno da prima dell’arrivo dei colonizzatori e furono da essi decimati e schiacciati al nord sulle montagne, dove tutt’ora risiedono.
Il territorio montuoso di Valah è tra i più vasti ma è poco popolato per via del clima freddo e inospitale. Nonostante tutto, questo territorio dal clima estremo è molto ben conosciuto dalle sue genti e ha permesso ai Valah di controllare un’area inespugnabile. A causa del freddo e della scarsa tecnologia vestono principalmente con pellicce di animale e indossano prevalentemente armature di pelle e di cuoio, arricchite da parti animali come zanne, artigli, ossa e pelli. Le armi preferite dai guerrieri sono le asce, le mazze e gli archi.
Sono un popolo tribale, estremamente legato alla cultura antica e alle tradizioni. Il valore principale è la libertà, seguito dalla forza e naturalmente i Valah non praticano la schiavitù.
In ogni occasione si rifiutano di consegnare un ricercato che finirebbe dietro le sbarre, preferiscono dare rifugio a un fuggiasco delle altre fazioni a patto che rispetti per sempre le loro leggi. Valah diventa così, a tutti gli effetti, la terra delle seconde possibilità.
Non vi sono distinzioni tra razze e sessi, le donne sono molto rispettate sia come guerriere sia in quanto creatrici di vita e con un ruolo importante in ogni aspetto dell’esistenza dei Valah. Orchi ed elfi vengono rispettati in quanto, insieme ai Valah, sono le creature che originariamente popolavano il regno di Braara. Il rapporto dei Valah con la natura è profondo: la rispettano e cercano di vivere in modo quanto più possibile armonioso con essa.
Negli ultimi cinque anni oltre alla guerra contro i Terhaal, Valah ha dovuto fare i conti con un conflitto interno che ha lacerato i suoi clan dividendoli in due fazioni nemiche: i clan dell’Ovest si sono riuniti sotto il vessillo di Einar Grinbergen della tribù di Skan. Grinbergen, forte del suo esercito, si è autoproclamato Lord Protettore mettendo fine alla magocrazia di Valah.
Le tribù dell’Est, guidate da Astrid Illmaustrung e fedeli al Concilio del Gelo - formato dai maghi del gelovivo – hanno opposto strenua resistenza riuscendo infine a prevalere e a ripristinare il governo tradizionale di Valah: la magocrazia. Solo la lungimiranza dei maghi del Concilio ha salvato la vita a Einar Grinbergen che, dopo aver giurato fedeltà, è stato nominato Guardiano dell’Ovest e inviato a presidiare i confini vicini a Dorsten.
Velantes
Il centro del commercio nel regno di Braara è senza dubbio la fazione di Velantes. Egemone nel campo navale, possiede la flotta più numerosa e imponente ed è l’unica a poter interagire via mare con tutte le regioni. I velantiani sono orgogliosi di appartenere a un popolo marinaresco, anche quelli tra loro che non hanno mai visto una distesa d’acqua più grande della propria tinozza da bagno.
Velantes è come un gigantesco porto. Nelle città si trovano popolazioni provenienti da tutto il regno, non si fatica a vedere anche altre razze, perfettamente integrate nella caotica regione del sud. Tutto è incentrato sullo scambio di beni: ogni cosa può essere venduta e acquistata a Velantes, basta volerlo abbastanza. I velantiani sono chiassosi, aperti e amichevoli, ma sanno essere riservati quando la situazione lo richiede.